L'organo ritrovato

Gaude Barbara Beata

Progetto musicale per la Basilica Palatina di S. Barbara per l'anno 2010

promosso dalla Diocesi di Mantova

 
 
 
  Novembre    
  Lunedì 1 ore 16 - 22

l’organista suona dì e notte frequentemente

(27 agosto 1578: nota spese per Francesco Rovigo)

     
     
      Sono anni ormai che in Santa Barbara pare che sempre vi sia il giubileo per la frequentacione del populo che ci viene ad ascoltare il famoso organo Antegnati, come scriveva Girolamo Cavazzoni al duca Guglielmo Gonzaga già nel 1565.
Nel 1578 Francesco Rovigo, l’organista del duca, non poteva mancare una messa o una funzione.
 
     

Quest’anno in occasione della Festa di Ognissanti le musiche del Vespro risuonano fino a tardi: si alternano alla tastiera dell’organo cinquecentesco appena restaurato gli organisti Pier Paolo Donati, Marimo Toyoda, Massimo Andrea Verzilli, Francesco Bravo, Michele Fontana e Margherita Dalla Vecchia.

Vengono eseguite senza soluzione di continuità musiche di Cavazzoni, Merulo, Gabrieli, Frescobaldi, e molti altri ancora, tutti grandi, tutti legati a qualche principe, tutti capaci di trasformare anche l’ordinario di una messa d’organo in momenti di arte rara e raffinata.

     

programma dettagliato

  CONCERTI  
  OTTOBRE    
  Martedì 20 ore 21 Claudio Monteverdi, Vespro della Beata Vergine
Soli, coro e gruppo strumentale del Conservatorio di Musica de L'Aja - direzione Charles Toet
       
  NOVEMBRE    
  Domenica 7 ore 21 Ensemble Icarus Junior
direttore Mirko Ferrarini

programma dettagliato

     

 

  DICEMBRE    
  Venerdì 3 ore 21 Concerto “in festo Sanctae Barbarae”
Ensemble ODHECATON

programma dettagliato

 

 

      Gaude Barbara Beata
Progetto musicale a cure di: Umberto Forni, Damiano Rossi,
Licia Mari, Flavio Dassenno
Direzione Artistica: Ton Koopman
www.antegnatisantabarbara.it
Si ringrazia il Touring Club Italiano per la collaborazione
 
     

Dettagli sullo strumento

Il restauro è stato curato dalla Bottega Organaria Giorgio Carli

         

L' organo
Graziadio Antegnati
1565

Basterebbero i nomi di maestri di cappella come il fiammingo de Wert, Benedetto Pallavicino, Gian Giacomo Gastoldi, Amante Franzoni, ma impressiona la lista degli autori che compaiono nel fondo musicale della cappella palatina: Contino, Gabrieli, di Lasso, de Monte, da Victoria, Asola, Baccusi, Massaini, Agazzari, Rovigo e Palestrina naturalmente, con le sue nove Messe Mantovane.

 L'organo, realizzato nel 1565 secondo le indicazioni di uno dei più famosi organisti del tempo, Girolamo Cavazzoni, presentava una particolarità di raro interesse: 14 tasti in tutte le ottave ottenuti con la "spezzatura" di due cromatici (le coppie re#/mib e sol#/lab). Questo permetteva di superare i limiti dell'accordatura a terze pure, in uso tra Cinque e Seicento, fornendo note preziose per suonare con perfetta armonia in molte tonalità; ma soprattutto permetteva di trasportare qualsiasi brano vocale un tono sotto o sopra per la comodità dei cantori senza perdere il giusto rapporto degli intervalli della scala.

Più di quattro secoli di vita hanno segnato vistosamente lo strumento senza tuttavia portare alla perdita degli elementi sostanziali - le canne e il somiere - giunti miracolosamente fino a noi. È stato possibile allora ricondurre l'organo alle proporzioni d'origine, recuperando l'ordine di 16 piedi, il corista (con buona approssimazione), il temperamento e i tasti "spezzati".

 Il restauro, affidato alla Bottega Organaria Giorgio Carli, è stato illustrato nelle sue fasi iniziali in una mostra tenutasi a Palazzo Te nel 1997.

Sulla scia dell'entusiasmo per il ritrovamento di un organo che da tempo era dato per disperso sono iniziati i lavori di restauro della Basilica. La luce è protagonista; entra dalle due grandi lanterne del tetto, si riflette sulle pareti bianche ed esalta un gioco sapiente di cornici e nervature. L'armonia degli spazi si sposa con quella dei suoni: a suonare è l’intera chiesa, dal catino absidale per il canto gregoriano alla grande cantoria sopra l'ingresso principale per la polifonia; dalla cantoria dell'organo a quella contrapposta per la musica concertata fino alle altre innumerevoli postazioni per gli effetti di eco.

 C'è un progetto di ampio respiro per la fruizione di questo sito di straordinario interesse musicale.
 

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