L'organo ritrovato

Gaude Barbara Beata

 

Concerti in Basilica per l'anno 2008

 

 
   Settembre      
    Sabato 6 ore 18 - 24

l’organista suona dì e notte frequentemente

 

    Domenica 7 ore 11 - 17
        in concomitanza col festival letteratura maratona organistica con la partecipazione di:
        Maurizio Croci, Alessandro Foresti, Umberto Forni, Stefano Pellini, Massimiliano Raschietti, Riccardo Tanesini, Enrico Viccardi, Marco Vincenzi, Marco Vitale.
       

programma dettagliato (pdf)

  Ottobre      
    Lunedì 13 ore 21

Organista Gustav Leonhardt

       

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    Domenica 26 ore 21

Anna Simboli – Soprano
Francesco Moi –
organo

     

 

programma dettagliato (pdf)

  Novembre      
    Sabato 8 ore 21

Caecilia Concert
Fiona Russel – Cornetto
Adam Woolf – Trombone
Wouter Verschuren – Dulciana
Kathryn Cok – Organo

       

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  Dicembre      
    Giovedì 4 ore 21

Concerto Palatino
diretto da Bruce Dickey

  La primavera di Santa Barbara

programma dettagliato (pdf)

  Link alla recensione apparsa su
la Gazzetta di Mantova — 06 dicembre 2008  
 
       

Dettagli sullo strumento

Il restauro è stato curato dalla Bottega Organaria Giorgio Carli

           

L' organo
Graziadio Antegnati
1565

Basterebbero i nomi di maestri di cappella come il fiammingo de Wert, Benedetto Pallavicino, Gian Giacomo Gastoldi, Amante Franzoni, ma impressiona la lista degli autori che compaiono nel fondo musicale della cappella palatina: Contino, Gabrieli, di Lasso, de Monte, da Victoria, Asola, Baccusi, Massaini, Agazzari, Rovigo e Palestrina naturalmente, con le sue nove Messe Mantovane.

 L'organo, realizzato nel 1565 secondo le indicazioni di uno dei più famosi organisti del tempo, Girolamo Cavazzoni, presentava una particolarità di raro interesse: 14 tasti in tutte le ottave ottenuti con la "spezzatura" di due cromatici (le coppie re#/mib e sol#/lab). Questo permetteva di superare i limiti dell'accordatura a terze pure, in uso tra Cinque e Seicento, fornendo note preziose per suonare con perfetta armonia in molte tonalità; ma soprattutto permetteva di trasportare qualsiasi brano vocale un tono sotto o sopra per la comodità dei cantori senza perdere il giusto rapporto degli intervalli della scala.

Più di quattro secoli di vita hanno segnato vistosamente lo strumento senza tuttavia portare alla perdita degli elementi sostanziali - le canne e il somiere - giunti miracolosamente fino a noi. È stato possibile allora ricondurre l'organo alle proporzioni d'origine, recuperando l'ordine di 16 piedi, il corista (con buona approssimazione), il temperamento e i tasti "spezzati".

 Il restauro, affidato alla Bottega Organaria Giorgio Carli, è stato illustrato nelle sue fasi iniziali in una mostra tenutasi a Palazzo Te nel 1997.

Sulla scia dell'entusiasmo per il ritrovamento di un organo che da tempo era dato per disperso sono iniziati i lavori di restauro della Basilica. La luce è protagonista; entra dalle due grandi lanterne del tetto, si riflette sulle pareti bianche ed esalta un gioco sapiente di cornici e nervature. L'armonia degli spazi si sposa con quella dei suoni: a suonare è l’intera chiesa, dal catino absidale per il canto gregoriano alla grande cantoria sopra l'ingresso principale per la polifonia; dalla cantoria dell'organo a quella contrapposta per la musica concertata fino alle altre innumerevoli postazioni per gli effetti di eco.

 C'è un progetto di ampio respiro per la fruizione di questo sito di straordinario interesse musicale.
 

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